10 Luglio 2021

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Nei giorni scorsi i Dirigenti dell’Area Tecnica del Comune di Palermo e in particolare quelli del così detto Polo Tecnico di via Ausonia hanno dovuto prendere atto della diabolica concomitanza di due eventi, a quanto pare, imprevisti e imprevedibili: 1) l’estate con le sue alte temperature; 2) l’impianto di condizionamento dell’aria a servizio del Polo Tecnico che, dopo una lunga agonia, ha lasciato il mondo dei vivi senza che nessuno si sia preoccupato di ripararlo o sostituirlo per tempo.

Da queste insormontabili emergenze sono scaturite alcune disposizioni del Capo Area Di Ganci e del Dirigente Coordinatore Raineri del Settore Edilizia privata (S.U.E.), non sempre tra loro congruenti, che di fatto hanno messo in crisi i già difficili problemi della indispensabile interlocuzione tra gli Uffici tecnici comunali e i professionisti esterni, vieppiù urgente e indispensabile in questo periodo in cui bisogna bruciare i tempi per le pratiche dei vari bonus le cui scadenze sono cogenti e, in teoria, facilitate dalle semplificazioni introdotte dall’ultimo provvedimento legislativo. Semplificazioni vanificate dalla chiusura degli Uffici predetti, i cui funzionari sono stati quasi costretti allo smart working, proprio ora che la pandemia sembrava dare tregua agli stremati professionisti esterni non garantiti da nessuno stipendio fisso.

Ad aggravare in prospettiva i problemi ci si è messa una disposizione di servizio del Capo del S.U.E. che ha sospeso il ricevimento del pubblico per un periodo feriale totalizzante dal 5 al 25 agosto p.v.. Ricevimento già impossibile fin da questi giorni per le predette emergenze (caldo estivo inaspettato e inaspettata dipartita dell’impianto dell’aria condizionata).

Per rappresentare il conseguente grave disagio dei professionisti esterni (ma anche di quelli interni agli Uffici), questa mattina una delegazione dell’Ordine degli Architetti (composta dal Presidente Iano Monaco e dal Consigliere Mauro Pantina) è stata ricevuta, presso il suddetto Polo Tecnico, dall’Assessore all’Edilizia privata, l’ingegnere Vincenzo di Dio (che è al contempo Presidente dell’Ordine degli Ingegneri).

Di Dio, presente in ufficio nonostante le emergenze di cui sopra, ha manifestato comprensione e solidarietà per i disagi patiti dai tecnici palermitani e anche dai cittadini loro clienti nonché dagli stessi funzionari tecnici comunali; ha dichiarato di avere suggerito ai predetti Dirigenti Coordinatori comunali soluzioni di compromesso per gli orari di lavoro: in ufficio nelle prime ore del mattino meno calde (dalle 7 alle 11) + smart working nelle ore successive; ha dichiarato di avere sollecitato la riparazione dell’impianto di aria condizionata reperendone le somme necessarie; impianto che tuttavia potrà riprendere a funzionare, se tutto andrà bene, solo nella prossima stagione autunnale; ha auspicato il coordinamento reciproco dei Dirigenti Coordinatori comunali; ha dichiarato ogni sua disponibilità a trovare soluzioni condivise con i tecnici esterni e con i Dirigenti comunali ai quali tuttavia spettano le decisioni ultime che devono tenere conto anche delle esigenze dei lavoratori rappresentate dai sindacati, comprese quelle della sicurezza (il gran caldo può provocare svenimenti e malori).

Monaco e Pantina hanno fatto altresì presente all’Assessore Di Dio che ad essere penalizzati dalla situazione di grave crisi sopra descritta non sono soltanto i professionisti non tutelati da posto fisso e stipendi ma lo è tutta la nostra città, la cui economia è bloccata dal blocco di fatto dell’Ufficio Tecnico comunale, al limite della interruzione di pubblico servizio.

Monaco e Pantina hanno lasciato il semideserto edificio del Polo Tecnico con la consapevolezza che, in assenza di interventi tempestivi, forti e radicali, non sarà possibile districarsi dalla situazione di grave crisi in cui versa da tempo il più importante Ufficio Tecnico della nostra città.

Nelle more tuttavia qualche rimedio temporaneo ma immediato si deve pur adottare:

-prevedere la presenza in ufficio del personale nella prima parte della mattina (cioè nelle ore meno calde), come già proposto, fin qui inascoltato, dall’Assessore Di Dio;

-l’acquisto di alcuni fan coil portatili (o anche di ventilatori) di cui dotare se non tutti almeno gli uffici strategici non sostituibili dallo smart working;

-distribuire le ferie del personale in un ampio arco di tempo in modo da evitarne la concentrazione in un periodo ristretto come quello d’agosto.